Amare il mare con le crociere green

Navi a emissioni ridotte e programmi per l’ambiente. Così le vacanze non danneggiano la fauna marina

C’è una larga fetta di turismo sempre più verde ed ecosostenibile, attento all’ambiente, alla conservazione della flora e della fauna, al rispetto e al sostegno delle popolazioni locali e alle loro tradizioni. Si chiama ecoturismo e, secondo il sondaggio realizzato da crocerissime.it, sta contagiando anche il settore crocieristico, oltre che il 35% degli italiani. Proprio così: una sempre crescente fetta di vacanzieri tricolori prenoterebbe più volentieri sapendo di poter scegliere una crociera green con queste caratteristiche.

Clia ha annunciato l’impegno formale di ridurre entro il 20130 le emissioni di carbonio del 40% da parte di tutte le navi da crociera del mondo. E le grandi compagnie stanno seguendo il diktat proponendo sempre più crociere green

Iniziamo scrutando l’orizzonte italiano. Nel novembre 2019 Costa Crociere battezzerà la nuova Costa Smeralda con il suo viaggio inaugurale. La nuova Ammiraglia della compagnia – oltre al lusso, al comfort e al design che si convengono ad una nave turistica – potrà vantare un sistema di combustione a LNG, gas naturale liquefatto, il combustibile più pulito al mondo che consente di raggiungere importanti obiettivi per il rispetto dell’ambiente. Msc, dal canto suo, ha aderito al Plastic Reduction Programme della Commissione Europea, atto ad eliminare il più possibile articoli in plastica, sia a bordo delle navi sia a terra, sostituendoli con articoli ecocompatibili.

Avvistamenti durate le ecocrociere Royal Caribbean

Sulla scia dei loro competitor italiani, anche le compagnie internazionali iniziano ad adottare soluzioni innovative. La Royal Caribbean si propone di utilizzare prodotti biodegradabili e sceglie unicamente carburanti Bio-Disel per le navi, portando avanti una significativa partnership con il National Geographic: organizza spedizioni a tema green complete di lezioni sulle modalità di conservazione della flora e della fauna, durante le quali si mangia solo pesce allevato in modo sostenibile e cibo locale, per rinvigorire le microeconomie autocone.

Holland America, poi, è particolarmente avanti nelle politiche di gestione dei rifiuti e per il risparmio energetico, oltre a incoraggiare costantemente i propri clienti a riutilizzare gli asciugamani della cabina. Tutto il suo staff è eco-friendly e preparato per insegnare anche agli ospiti a bordo come comportarsi per rispettare l’ambiente, anche con piccoli gesti, come l’ottimizzare l’uso dell’acqua. E, come se non bastasse, saponi e detergenti per le pulizie sono a base di soia, banana, estratti di arance e via discorrendo. Anche Disney Cruise si è impegnata a tagliare le emissioni energetiche, a usare sostanze naturali, luci a basso impatto e acqua rigenerata dal sistema dell’aria condizionata per la lavanderia. E c’è un ufficiale a bordo che ha il compito di educare e promuovere politiche ecosostenibili. Celebrity Cruise, invece, adotta pannelli solari, ha ascensori hi-tech che consentono di risparmiare energia fino al 50% e navi particolarmente aerodinamiche, quindi più efficienti, che consumano meno carburante e sono organizzate per riciclare in modo intelligente materiali come vetro e alluminio.

Norwegian Cruise, infine, ha dei sistemi avanzati di trattamento di tutte le acque reflue a bordo, un sistema rigoroso di gestione dei rifiuti in cui si predilige il riciclo, tecnologie per il risparmio energetico e un ridotto consumo del carburante. Oltre ad avere a bordo un ufficiale ambientale (Ua) il cui compito include l’implementazione, la formazione, la supervisione e il controllo del rispetto delle norme ambientali sulla nave e il fornire assistenza a terra per lo sviluppo di politiche e procedure ambientali. Questa figura è sempre pronta a rispondere alle domande degli ospiti sulla materia, e prepara l’equipaggio assicurandosi che rispetti tutte le norme e i programmi per l’ambiente.

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